Star licenzia un lavoratore, da anni impegnato nella Cgil, sgradito perché diceva come la pensava

da | Feb 8, 2021 | Cgil Monza e Brianza, Flai

Tre ore di sciopero a fine di ogni turno mercoledì 10 febbraio

Segretaria generale Flai Cgil Monza Brianza

Invitiamo i lavoratori del primo turno a partecipare al presidio davanti alla portineria dalle 10:00“, è l’appello della Flai Cgil di Monza e Brianza a tutti i lavoratori della Star per una forte presa di posizione per quanto avvenuto.

Un iscritto, da oltre 20 anni alla Cgil e 25 anni dipendente in Star, a inizio gennaio ha ricevuto una lettera dove gli si contestava l’uso non corretto della mascherina, perché abbassata. Ed è stato contestualmente sospeso. Il 3 febbraio lo hanno licenziato“, a spiegare quanto accaduto è Federica Cattaneo, segretaria generale della Flai Cgil brianzola.

Il 3 febbraio l’azienda ha inviato la lettera di licenziamento a F. F. non ritenendo valide le giustificazioni del 21 gennaio.

Abbiamo sempre pensato che la contestazione disciplinare fosse un pretesto per liberarsi di un lavoratore impegnato sindacalmente, che ha sempre esercitato il diritto di critica nei confronti dell’azienda, quando non rispettava gli accordi sindacali“, denuncia Cattaneo che aggiunge: “Con questo licenziamento la Star vuole colpire tutti coloro che in futuro non si adegueranno alle necessità aziendali“.

Secondo la Flai Cgil di Monza e Brianza “tutto questo è inaccettabile e il licenziamento va ritirato”. E, dunque, l’invito a tutti i lavoratori:

Tre ore di sciopero a fine di ogni turno mercoledì 10 febbraio

Invitiamo i lavoratori del primo turno a partecipare al presidio davanti alla portineria dalle ore 10,00

Durante il presidio e’ prevista una conferenza stampa

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Il comunicato di Flai Cgil Monza e Brianza:

Un iscritto, da oltre 20 anni alla Cgil e 25 anni dipendente in STAR, a inizio gennaio ha ricevuto una lettera dove gli si contestava l’uso non corretto della mascherina, perché abbassata. Ed è stato contestualmente sospeso. Il 3 febbraio lo hanno licenziato.

In otto ore di lavoro, tutti in STAR, anche i responsabili, ma come accade a tutti noi può capitare di abbassare la mascherina per prendere fiato, ovviamente verificando di essere a distanza di sicurezza da altre persone o colleghi, come prevede la norma.

Abbiamo subito capito che era una contestazione pretestuosa, non una normale procedura a cui l’azienda può legittimamente ricorrere quando un dipendente sbaglia, ma un’azione discriminatoria contro un lavoratore da anni impegnato nel sindacato.

Lo hanno capito anche i colleghi che hanno aderito allo sciopero proclamato dalla Flai Cgil, perché tutti devono essere liberi di esprimere la propria opinione senza avere la paura di incorrere in sanzioni.

I lavoratori hanno aderito in tanti, nonostante l’iniziativa della direzione STAR di dissuaderli, chiamandoli in ufficio. Un atto gravissimo. Abbiamo infatti diffidato la STAR dal proseguire con tali atteggiamenti, valutando la possibilità di denunciare l’azienda per attività antisindacale.

Nonostante ciò, STAR ha proceduto con il licenziamento. Nonostante ciò continueremo con la mobilitazione, anche nelle aule di tribunale, che auspichiamo ritorni unitaria, con Fai Cisl e Uila Uil, perché come abbiamo sostenuto fin dall’inizio: non si tratta di un problema individuale, ma della tutela della libertà e della dignità di tutti.