Sabato in piazza per “una nuova stagione del lavoro e dei diritti”
Sabato 13 maggio Cgil, Cisl e Uil in piazza a Milano per lavoro e diritti
Appuntamento alle 10:30 all’Arco della Pace per la seconda delle tre manifestazioni interregionali in programma
Dopo il grande successo di sabato 6 maggio a Bologna, che ha visto la presenza di oltre 30.000 partecipanti, si replica sabato 13 maggio a Milano con la seconda delle tre manifestazioni interregionali indette da Cgil, Cisl, Uil dal titolo “Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti”. La terza e ultima si svolgerà a Napoli il prossimo 20 maggio.
L’appuntamento è alle ore 10:30 all’Arco della Pace a Milano dove si alterneranno gli interventi dei lavoratori, dei pensionati e, nell’ordine, dei segretari generali di Cisl, Cgil, e Uil, Luigi Sbarra, Maurizio Landini, Pierpaolo Bombardieri.
La mobilitazione intende sostenere le richieste unitarie avanzate dalle organizzazioni sindacali e dalle categorie nei confronti del governo e del sistema delle imprese “al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali, e concreti risultati” in materia di:
• Tutela dei redditi dall’inflazione ed aumento del valore reale delle pensioni e dei salari, rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati;
• Riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e pensioni, maggiore tassazione degli extraprofitti e delle rendite finanziarie;
• Potenziamento occupazionale e incremento dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute e al sistema di istruzione e formazione, maggiore sostegno alla non autosufficienza;
• Un mercato del lavoro inclusivo per dire no alla precarietà, orientato e garantito da investimenti, da un sistema di formazione permanente, da politiche attive, e da ammortizzatori sociali funzionali alla transizione;
• Basta morti e infortuni sul lavoro, contrasto alle malattie professionali. Occorre ridare valore al lavoro, eliminare i subappalti a cascata e incontrollati, e portare avanti una lotta senza quartiere alle mafie e al caporalato;
• Riforma del sistema previdenziale;
• Politiche industriali e d’investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare una transizione ambientale sostenibile, sociale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo con particolare attenzione al Mezzogiorno e puntando alla piena occupazione
Per i Sindacati confederali c’è un’unica strada percorribile “coniugare il cambiamento del Paese e dell’Europa con il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, dei giovani e delle donne che in questi anni, anche a causa della pandemia e della guerra, sono invece peggiorate sia in Italia che in Europa”.