Reddito di cittadinanza, storie e falsi miti
Il progetto si ripropone di far vivere ai beneficiari un’esperienza formativa gratificante, tipica dell’approccio e della filosofia solidaristica: si ritiene infatti che, nonostante siano tenuti per obblighi di legge a svolgere l’attività, i partecipanti possano sperimentare appieno il coinvolgimento peculiare delle azioni di volontariato, sviluppando e rinforzando le proprie abilità sociali, sentendosi utili per gli altri e parte attiva della società.
A cinque mesi dall’avvio del progetto, possiamo affermare che i volontari coinvolti si sono integrati molto bene all’interno dell’Associazione, per la quale sono diventati una risorsa importante. Si sono impegnati in diverse attività in base alle proprie attitudini e alle necessità dell’associazione: dagli accompagnamenti delle persone fragili presso le strutture sanitarie per visite, esami o terapie, ad un supporto nella gestione amministrativa e dell’ufficio, all’organizzazione delle attività presso i centri anziani, nei quali vengono svolte attività di apprendimento permanente quali corsi e laboratori di vario tipo o attività più ludiche e ricreative, ma sempre volte a promuovere la socializzazione e l’aggregazione.
Abbiamo conosciuto persone diverse, con alle spalle storie differenti, ma accomunate dal vivere un momento di difficoltà che tutte loro hanno saputo trasformare in un un’opportunità: quella di rendersi utili per la comunità di cui fanno parte, nell’ottica di aiutare chi ha più bisogno, chi è più debole, chi sta vivendo un momento di maggior difficoltà. E forse proprio perché anche loro hanno attraversato momenti duri, sono in grado di capire, di empatizzare, di stare accanto a chi è più fragile e di rendersi disponibile a dare una mano in più, perché sanno che cosa significa. Non conosciamo tutti i loro trascorsi, né siamo interessati ad avere un curriculum dettagliato di ognuno, perché non siamo qui per dare giudizi o sentenze, ma solo per accogliere coloro che con serietà e dedizione vogliono mettersi al servizio degli altri. E come di ogni altro volontario, quello che valutiamo è il suo operato. Ebbene, quello che abbiamo constatato finora è stata una grande disponibilità e una grande partecipazione, perché mai si sono tirati indietro di fronte ad una richiesta di aiuto, perché ogni giorno si danno da fare e non guardano l’orologio come se dovessero timbrare un cartellino, ma guardano cosa hanno davanti e vedono come poter essere di aiuto a chi ha più bisogno.
E’ per questo che vogliamo raccontare le loro storie, senza nomi e senza cognomi, perché non è questo che importa, ma perché vogliamo dare voce a tutti coloro che si impegnano costantemente e si mettono a servizio del prossimo e danno il proprio suo contributo al mondo che li circonda. E allora, la loro storia è la storia di tutti. E merita di essere ascoltata.