Monza, presidio contro il ddl sicurezza: “Attacco alle libertà fondamentali”
Venerdì 21 febbraio dalle 18 nel piazzale della stazione di via Enrico Arosio. Gli organizzatori: “Invitiamo a partecipare con le proprie bandiere e le proprie idee e a mobilitarsi per contrastare la linea politica repressiva e autoritaria del disegno di legge 1660, il nuovo ‘Pacchetto Sicurezza’ del Governo Meloni”
Le organizzazioni promotrici del presidio – Alleanza Verdi e Sinistra Monza e Brianza, ANPI Monza e Brianza, BOA Brianza oltre l’arcobaleno, CGIL Monza e Brianza, CUB Monza e Brianza, +Europa Monza e Brianza,FIAB – Monza in bici, FOA Boccaccio, Giovani Democratici Monza e Brianza, LabMonza, Libera Monza e Brianza, Movimento 5 Stelle Monza e Brianza, Partito Democratico Monza e Brianza, PCI Monza e Brianza, Rifondazione Comunista Monza e Brianza, Sinistra per Desio, USB Monza e Brianza – scendono in piazza per esprimere la loro netta contrarietà al disegno di legge 1660, il cosiddetto “Pacchetto Sicurezza” del Governo Meloni.
L’appuntamento è per venerdì 21 febbraio alle ore 18:00 in piazzale Stazione FS – Via Arosio, a Monza.
“Il ddl sicurezza proposto dal Governo, già approvato alla Camera, è un provvedimento sbagliato e pericoloso che contrasta i principi fondamentali e le libertà sancite dalla Carta costituzionale”, dichiarano i promotori.
Secondo le realtà organizzatrici, il disegno di legge rappresenta un attacco alle libertà individuali e collettive, limitando il diritto di manifestare e di far sentire la propria voce.
“Il ddl sicurezza si inserisce in un clima di guerra globale e di scellerata corsa al riarmo come pericoloso strumento nelle mani di chi ci governa, con il proposito di individuare i più deboli come i nemici da colpire per arginare il malcontento della popolazione determinato da precarietà, carovita e impossibilità di accedere ai diritti universali previsti dalla Costituzione”, affermano gli organizzatori.
Il provvedimento, proseguono, introduce nuove fattispecie di reato che colpiscono chi occupa strade e spazi pubblici o privati, limitando la libertà di dissenso e criminalizzando il disagio sociale.
“Il ddl sicurezza limita la libertà di manifestare, di far sentire la propria voce e di rivendicare i diritti di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani e precari. Prevede prerogative per i servizi segreti sottratte ai controlli di legalità, riportandoci ai periodi più bui della nostra storia”, sottolineano i promotori del presidio.
Non solo. Il testo introduce misure restrittive che colpiscono anche chi si trova in condizioni di vulnerabilità:
- Amplia le misure carcerarie per le donne in gravidanza o con figli fino a un anno di età.
- Introduce il reato di resistenza passiva, rendendo impossibile ogni forma di dissenso pacifico, anche nelle carceri.
- Criminalizza i migranti per la loro condizione, a prescindere dal fatto che abbiano commesso reati.
“Diciamo NO a questo attacco alle libertà e ai diritti! NO al ddl sicurezza, NO allo stato di polizia, NO alla guerra, NO alle zone rosse”, concludono i promotori.
Il presidio del 21 febbraio a Monza è aperto a tutta la cittadinanza.