Licenziamento collettivo in SK hynix Italy, Filcams Cgil: “Motivazioni contraddittorie”
Comunicato il licenziamento di 39 ricercatori
SK hynix Italy srl, una società coreana ritenuta colosso mondiale dei semiconduttori presente ad Agrate Brianza con un centro di ricerca e sviluppo italiano ed europeo, venerdì scorso ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per tutti i lavoratori comunicando la messa in liquidazione e la chiusura. La
La motivazione sarebbe legata al “divario tecnologico tra la società italiana e la casa madre coreana e l’impercorribilità di un trasferimento di tecnologia determinato dalla necessità di ingenti investimenti e dai divieti della normativa nazionale coreana” fanno sapere dalla Filcams Cgil Monza e Brianza.
Ma è anche noto che è attiva una join venture tra Intel e SK hynix, proprio sulla tecnologia delle memorie NAND, e che è in via di implementazione un centro di ricerca e sviluppo a Roma, attualmente di proprietà di Intel, che fa parte degli asset sulla tecnologia NAND che verranno ceduti a SK hynix nel corso del 2025.
“Riteniamo molto contraddittorie le motivazioni comunicate per la chiusura e i licenziamenti poiché il centro di ricerca italiano ha sempre raggiunto gli obiettivi e sviluppato i prodotti conseguendo i migliori risultati”, dichiara Matteo Moretti, segretario generale della Filcams Cgil in Brianza, che aggiunge: “SK hynix è il secondo colosso mondiale dei semiconduttori con un fatturato nel 2022 di 34 miliardi di dollari e un utile netto di 1,7 miliardi di dollari”.
L’assemblea dei lavoratori che si è svolta venerdì scorso ha deciso di provare a coinvolgere anche le parti istituzionali, provincia e Comune, nel tentativo di “individuare soluzioni di tutela dell’occupazione e il mantenimento di queste elevate professionalità e competenze nel territorio anche attraverso il coinvolgimento e l’interesse di altre realtà importanti attive nel settore della microelettronica”.
“Richiamiamo l’azienda alla propria responsabilità sociale e ad adoperarsi per ogni soluzione di tutela dei livelli occupazionali”, aggiunge Moretti, che conclude: “L’obiettivo del percorso sindacale che intraprendiamo è quello di tutelare l’occupazione delle 39 lavoratrici e lavoratori e mantenere le competenze di eccellenza nel territorio, stimolando su questo tema l’impegno attivo delle istituzioni e il coinvolgimento delle aziende importanti e strategiche del settore presenti in Brianza che possono svolgere un ruolo risolutivo acquisendo le professionalità coinvolte”.