“La scuola alla prova di maturità”. Una conversazione con il professore Raffaele Mantegazza, alla quale hanno partecipato Claudio Persuati e Silvano Guidi della Flc Cgil di Monza e Brianza, Giorgio Garofalo dell’Associazione Alisei, e Vivienne Taloni e Amalia Fumagalli, studentesse universitarie alle prese con la didattica a distanza.

L’emergenza sanitaria ha costretto tutti a rivedere le proprie abitudini e ha fatto emergere vecchi problemi dell’istituzione scolastica che, secondo Mategazza, è bene risolvere: “Speriamo che non tutto torni come prima – dichiara il professore –. Ci sono alcune cose che non andavano bene e che la pandemia ha solo portato alla luce“.

Una conversazione a tutto campo quella in diretta Facebook sulla pagina dell’Associazione Alisei e sul canale YouTube della Cgil di Monza e Brianza che ha permesso di “mettersi a nudo” rispetto ad alcuni temi sempre troppo poco analizzati quando si parla di didattica: ci riferiamo al benessere delle ragazze e dei ragazzi, alla capacità dei docenti di farli, o meno, appassionare alla materia, all’eccessiva competizione generata da un sistema poco volto all’inclusività e al lavoro in gruppo, ma sempre più orientato alla valutazione del grado di produttività e all’individualismo.

“Ai ragazzi bisogna voler bene – conclude il professore –: al fondo della scelta di insegnare c’è l’amore per la gioventù, ossia per il futuro. Se sentiamo questo amore allora possiamo continuare a insegnare“.