I sindacati ai candidati sindaci: dare risposte alle fragilità del territorio
Una lettera aperta ai futuri amministratori per chiamarli ad esprimersi su lavoro, scuola, welfare e sanità
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Il palco del Primo Maggio a Monza, in piazza Roma. Da sinistra, Mirco Scaccabarozzi, segretario generale Cisl Monza Brianza Lecco, Angela Mondellini, segretaria generale Cgil Monza Brianza, Abele Parente, segretario generale Uil Monza Brianza.
Unitariamente, i sindacati si rivolgono ai futuri amministratori individuando le fragilità del territorio brianzolo messe in luce dalla pandemia e indicando una serie di proposte per dare risposte concrete alle cittadine e ai cittadini, con particolare attenzione alla popolazione anziana e a quella più fragile. A tale contesto di difficoltà si è sommata l’incertezza dovuta alla crisi in Ucraina.
Debolezze che, secondo Cgil Cisl e Uil territoriali, rischiano “di compromettere quella coesione sociale che la nostra comunità ha sempre cercato di garantire”. Ecco perché bisogna agire “con la dovuta consapevolezza e responsabilità” anche a livello locale.
Le organizzazioni sindacali chiedono ai candidati sindaci “un confronto sulle misure per affrontare le diverse povertà che la crisi ha fatto emergere in maniera sempre più evidente, a partire dalle necessità primarie”, fino ai bisogni strutturali come il diritto alla casa, a un lavoro dignitoso e al benessere sociale.
Quello che i sindacati chiedono è “un patto operativo territoriale” per un nuovo sviluppo della provincia: “Abbiamo l’urgenza di avviare un lavoro comune”, si legge nel documento di Cgil Cisl e Uil che chiedono “una strategia territoriale” per un corretto utilizzo dei fondi messi a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Con una raccomandazione: mettere sempre al centro il lavoro.
A Lissone, nei giorni scorsi, è già andato in scena un confronto tra candidati sindaci organizzato proprio da Cgil, Cisl e Uil con le rispettive categorie dei pensionati, con al centro le proposte per un’amministrazione attenta ai bisogni delle persone, a cominciare dagli anziani soli e dai giovani che abbiamo scoperto più fragili dopo la pandemia. Ora, i sindacati si attendono risposte dagli altri comuni al voto: Monza, Cesano Maderno, Meda, Lentate Sul Seveso, Carnate, Lesmo, Sulbiate.
“Sin da ora ci dichiariamo disponibili ad un confronto periodico, serrato e collaborativo con il sindaco eletto e la sua Giunta – assicurano i dirigenti sindacali –, a partire dalla predisposizione del bilancio di previsione, sino ai regolamenti comunali inerenti alla fiscalità locale, le tariffe, la nuova ISEE e tutto quanto concerne il benessere di comunità”.