Promosso da:
“Il buio non è tenero” unplugged
progetto finanziato da Fondazione Cariplo e Smart Italia
uno spettacolo di il turno di notte di e con Silvia Pallotti e Tommaso Russi
consulenza al movimento scenico Stefania Tansini scene Marianna Cavallotti
musiche Stefano Bossi
Esistono età in cui “hai tutta la vita davanti” , ma già hai fatto scelte importanti e i sogni devono assumere la forma di un progetto perché possano trovare spazio nella realtà. Oppure devono rimanere tali, dei sogni, da mettere da parte.
In una società in cui la felicità dipende solo dal binomio successo-fallimento e in cui l’ultima parola sembrano averla la precarietà e l’isolamento, forse il futuro è proprio l’incertezza. Questo buio che fa paura.
Diventare adulti significa abituarsi al buio?
Nello spettacolo, in questa versione unplugged in cui è condensato nella sua versione più urgente ed essenziale, corrono parallele tre strade.
Una è abitata da personaggi “intrusi”,venditori di delusioni, ultimi esemplari di specie estinte, voci che fanno comparsa sulla scena per sostenere le loro verità. Un’altra è quella tracciata dalle vite dei due attori, in forma di racconti e ricordi legati alle loro biografie. L’ultima strada è quella che ripercorre la storia di LUI e LEI. Due ragazzi alla fine dei vent’anni, precari in tutto, nel lavoro, nel sentire e nelle aspirazioni. Anni di frustrazioni, di vita precaria e una notizia inaspettata, però, li costringeranno ad una scelta: decidere cosa fare della distanza tra chi sono e chi vogliono essere.
Qual è il motore più potente, la paura o il desiderio?