Cgil in piazza con le bandiere della pace: “No ai nazionalismi, sì all’Europa unita e autonoma”

da | Apr 1, 2025 | Cgil Monza e Brianza

Alla manifestazione prevista in città il 6 aprile

La Camera del lavoro di Monza ribadisce la posizione: contrari al piano di riarmo che sottrae risorse a lavoro, welfare e sviluppo. L’Ue può tornare a essere riferimento nel mondo solo con dialogo e cooperazione

Monza, 01/04/2025

La Cgil di Monza e Brianza non è tra i promotori della manifestazione per l’Europa prevista in città il 6 aprile, ma sarà presente. Parteciperà con le bandiere della pace, così come ha preso parte alla manifestazione del 15 marzo a Roma.

“Già tre anni fa – spiega Walter Palvarini, segretario generale della Cgil in Brianza –, nel momento dell’aggressione russa all’Ucraina, nelle piazze abbiamo sostenuto che un’Europa unita e più autonoma, con una propria politica estera, avrebbe potuto esercitare un ruolo decisivo per la pace. Una posizione condivisa con molte associazioni”.

“Con il prevalere delle logiche di guerra, l’Europa non è riuscita a sostenere la strada del diritto internazionale e della politica per fermare e dare soluzione ai conflitti, in Ucraina come nella drammatica situazione mediorientale”, continua il segretario generale della Camera del lavoro ,che aggiunge: “Di fronte a uno scenario inedito, l’Europa si scopre debole nella struttura economica, nella capacità di difesa e nel ruolo politico internazionale e senza una proposta coerente per colmare i ritardi accumulati nella costruzione di una Federazione europea, affermata a Ventotene, ma rimasta ancora solo un auspicio”.

E avverte: “L’Europa non può limitarsi a una somma di nazioni e tantomeno di nazionalismi. Anche per questo motivo siamo contrari al piano di riarmo approvato dal Consiglio europeo che nella sua logica allontana qualsiasi progetto di integrazione politica, sociale ed economica. Con il riarmo si preparano le guerre di domani, un mondo sempre più insicuro e non si persegue una difesa comune. Utilizzare i fondi di coesione per armarsi è una direzione sbagliata, sottrae risorse al lavoro, all’istruzione, al welfare, ai diritti, ai necessari investimenti per sviluppare politiche industriali, economiche, fiscali e sociali comuni”.

Per la Cgil, l’Unione europea può tornare ad essere un riferimento nel mondo “se consolida una pratica partecipativa della democrazia, se sceglie una coerente politica estera basata sul dialogo e la cooperazione, se torna a sviluppare un compromesso originale tra capitale e lavoro fondato sullo stato sociale”.

“L’Europa – continua Palvarini – deve rimanere la terra dei diritti e delle regole che tutelano la persona e il lavoro, dotata degli strumenti democratici necessari a governare i processi di innovazione. Pensiamo alle norme sulla privacy o al regolamento sull’intelligenza artificiale. Deve essere la terra dove viene realizzato un modello di sviluppo socialmente e ambientalmente compatibile, fondato su parametri diversi dalle sole convenienze di mercato su cui competere”.

“Il manifesto di Ventotene è ancora la base di partenza. Molti hanno interesse ad una Europa divisa e indebolita: le miopi rendite di posizione dei diversi nazionalismi come le potenze che si approcciano a cambiare equilibri e regole nello scenario globale. Gli europei sono chiamati a fare scelte urgenti ed è necessario non sbagliare strada. Le contraddizioni e qualche ambiguità nelle “piazze per l’Europa” non mancano, ma riteniamo utile continuare il confronto con i promotori, nella chiarezza delle posizioni, e continuare a mobilitarci per costruire un’Europa democratica e popolare come luogo di pace, progresso, inclusione”, conclude il segretario generale della Cgil di Monza e Brianza.