Cgil Brianza per la salute mentale, a cento anni dalla nascita di Franco Basaglia

da | Mar 21, 2024 | Cgil Monza e Brianza, Segretariato Sociale, SMSD

Corso delegati sociali con Massimo Cirri, psicologo e conduttore di Caterpillar Radio 2

La terza lezione del corso delegati sociali di Cgil, Cisl e Uil Brianza ha avuto come oggetto il tema della salute mentale.

“Sempre di più, nelle aziende i nostri delegati incrociano lavoratori che manifestano problematiche legate alla salute psico-fisica, ansie e depressioni dovuti a fragilità di vita fino a vere e proprie patologie”, spiega Luca Mandreoli, responsabile dell’Area politiche sociali della Cgil di Monza e Brianza, che aggiunge: “Come ogni anno siamo onorati di ospitare il contributo di Massimo Cirri, celebre conduttore radiofonico e da sempre operatore nella rete dei servizi della salute mentale”.

La programmazione di questa lezione, che è da qualche anno un appuntamento fisso del corso delegati sociali, è capitata proprio nella settimana di un importante anniversario: i cento anni dalla nascita di Franco Basaglia, noto psichiatra italiano a cui si deve la chiusura delle strutture manicomiali in Italia e nel mondo.

La storia di Franco Basaglia l’ha raccontata proprio Massimo Cirri che ha ripercorso la storia di vita e professionale dello psichiatra italiano che ha dato il nome alla legge 180 che ha determinato il superamento delle strutture manicomiali e la creazione della rete dei centri di salute mentale superando la vergogna del manicomio e restituendo centralità e dignità alle persone con disagio psichico.

Anche in questa occasione molti i delegati sociali che hanno partecipato, rappresentanti dei lavoratori che si formano proprio per poter accogliere i bisogni e le necessità di carattere sociale dei loro compagni di lavoro.

“Il corso ha l’obiettivo di fornire ai delegati quegli strumenti utili a instaurare una relazione di aiuto con i colleghi che stanno vivendo momenti di fragilità legati agli aspetti più vari della vita. Sempre di più, infatti, i lavoratori ci portano bisogni che travalicano i muri dell’azienda e del contratto di lavoro e sconfinano nell’ambito sociale”, aggiunge Mandreoli.

“La scarsità di risorse nella rete dei servizi sanitari e della salute mentale che noi come sindacato abbiamo sempre denunciato tende a far scomparire quella serie di servizi diffusi che Basaglia aveva incoraggiato. Non dobbiamo permettere che le conquiste maturate in una epoca di grandissimo fermento sociale vengano meno, quindi la difesa dei servizi di salute mentale e del servizio sanitario nazionale deve essere una priorità di tutti e in primis delle organizzazioni sindacali: non a caso siamo impegnati nella raccolta firme per la petizione popolare La Lombardia SiCura“, conclude Mandreoli.

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