“Adesso basta!” morti sul lavoro, il 24 si sciopera anche per “tornare a casa sani e salvi”
L’iniziativa è organizzata dallo Sportello Salute e Sicurezza della Camera del Lavoro di Monza
Manifestazione Cgil e Uil Monza Brianza, uno spezzone del corteo sarà dedicato alla sicurezza sul lavoro
“Adesso basta!”. Sì, adesso basta morti sul lavoro! Lo slogan scelto da Cgil e Uil per lo sciopero generale del 24 novembre si presta anche per denunciare la gravità di un fenomeno che non accenna a diminuire: 73.918 infortuni registrati nel 2022 in Lombardia, 72 con esito mortale (dati Inail).
Non sorprende dunque che un intero spezzone del corteo che attraverserà le vie del centro di Monza previsto per la mattina del 24 novembre sia dedicato alla sicurezza sul lavoro. L’idea nasce nell’ambito delle attività dello Sportello Ambiente, salute e sicurezza della Camera del Lavoro di Monza: “Lo sportello Sicurezza – spiega Federica Cattaneo, componente di segreteria confederale Cgil Monza Brianza – è il luogo di elaborazione e discussione della Cgil che ha l’obiettivo di diffondere la cultura della salute e della sicurezza sul lavoro. Il servizio è rivolto, in particolare, ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (i cosiddetti RLS, ndr), ma è a disposizione anche alle delegate e ai delegati in materia di sicurezza”.
“In vista dello sciopero, abbiamo avviato un laboratorio coinvolgendo direttamente i Rappresentanti dei lavoratori della sicurezza della Cgil per preparare gli striscioni per lo sciopero del 24”, spiega ancora Cattaneo che aggiunge: “Questo Paese non può più tollerare oltre tre morti sul lavoro al giorno, molti dei quali giovanissimi, migliaia d’infortuni e un costante aumento delle malattie professionali. Manifestare, scioperare, lottare per alzare i salari significa anche contrastare il ricatto che i lavoratori precari spesso subiscono”.
“Manifestare, scioperare, lottare per rilanciare il Servizio sanitario nazionale, significa anche più assunzioni per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro, per incrementare i controlli nelle imprese e nei cantieri. Significa più formazione pubblica di qualità per i lavoratori, per gli RLS e per le imprese”, continua.
“Manifestare, scioperare, lottare per una politica industriale innovativa – conclude la segretaria della Cgil in Brianza – significa anche aumentare la produttività con la qualità, non sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici. Perché tornare a casa dal lavoro sani e salvi è un diritto!”.