Lavoro e legalità con la quarta lezione della Summer School
Lavoro e legalità. Due questioni che devono stare necessariamente insieme perché non ci può essere lavoro sano e di qualità senza il rispetto delle regole. È questa la convinzione della Cgil di Monza e Brianza che, per il secondo anno consecutivo, ha promosso, all’interno del percorso di formazione della Summer School “Valore al lavoro”, il tema del contrasto alle organizzazioni criminali di stampo mafioso.
Fino al 14 luglio la Camera del Lavoro di Monza ospiterà la mostra “Mafie in Brianza” di Brianza SiCura
Di conoscere le mafie e il contesto brianzolo, infatti, si occuperà la quarta lezione della scuola ideata in collaborazione con l’Associazione Alisei. E lo farà grazie ai contributi di Ilaria Meli, docente di Strategie internazionali di contrasto alla criminalità organizzata all’Università degli Studi di Milano, e Matteo Casiraghi, segretario della Cgil in Brianza. L’appuntamento è per giovedì 6 luglio dalle 17 in Camera del lavoro.
“Anche per questa seconda edizione di Summer School, Cgil ha deciso di offrire un approfondimento sui temi del contrasto alle mafie – spiega Casiraghi – perché il livello di legalità spesso determina la qualità del lavoro. I lavoratori formati possono diventare sentinelle della legalità, gli occhi attenti delle organizzazioni sindacali nei luoghi di lavoro: grazie ai tanti delegati abbiamo uno sguardo attento sul territorio e nelle aziende, ancora di più di fronte al nuovo codice appalti e al maggior rischio di infiltrazione nei subappalti a cascata”.
“Temiamo che non siano molte le occasioni per i giovani lavoratori di conoscere le organizzazioni criminali nel contesto di vita e di lavoro – aggiunge Giorgio Garofalo, presidente dell’Associazione Alisei – quindi in fase progettuale abbiamo deciso di mantenere questo momento di formazione nel tentativo di contribuire ad aumentare il livello di consapevolezza diffuso”.
Per l’occasione la Cgil ha deciso di ospitare, fino al 14 luglio nei locali della Camera del lavoro di via Premuda, la mostra “Mafie in Brianza. Storia e documenti sulla ‘ndrangheta di casa nostra”, mostra itinerante ideata, composta e prodotta da Brianza SiCura, organizzazione di volontariato impegnata dal 2014 per la promozione della legalità sul territorio della nostra provincia.
“È stata inaugurata il 21 marzo a Monza e vogliamo farla girare nella provincia, nelle scuole, nei comuni e nelle sedi delle associazioni che ce la richiedono”, spiega Roberto Beretta, presidente di Brianza SiCura, che aggiunge: “L’idea della mostra è nata dalla considerazione che c’è ancora scarsa consapevolezza nei cittadini brianzoli della pervasività della ‘ndrangheta sul nostro territorio, per questo abbiamo pensato che mettendo insieme i 70 anni di storia della mafie in Brianza saremmo riusciti a dare l’idea dell’impatto massiccio che di fatto queste organizzazioni hanno avuto e tuttora hanno”.
“La mostra ha uno sviluppo cronologico che ripercorre l’avanzata della ‘ndrangheta sul nostro territorio, ma anche approfondimenti tematici sulle inchieste e sugli interessi mafiosi in Brianza”, conclude Beretta.