Ospedale di Vimercate, i lavoratori della Knorr-Bremse donano tablet ai bambini del reparto di pediatria
Il primario Marco Sala: “Qui i numeri sono quadruplicati: il Covid ha inciso molto sulla salute psicofisica degli adolescenti e gli strumenti tecnologici permettono di ristabilire una connessione con l’esterno”
Avevano previsto di regalare due tablet al reparto di pediatria dell’Ospedale di Vimercate: strumenti tecnologici utili ai bambini e agli adolescenti ricoverati per comunicare con l’esterno; infatti, gli ingressi nel reparto sono ancora contingentati per scongiurare il pericolo di focolai. Ma la generosità dei lavoratori della Knorr-Bremse è stata ancora più ampia delle attese e i tablet donati sono diventati tre. E siamo solo all’inizio di un percorso di collaborazione che promette di rafforzare la sinergia con la struttura ospedaliera.
“Ogni anno come lavoratori organizziamo iniziative a favore delle realtà sociali del territorio – spiega Luca Carzaniga della RSU Fiom Cgil e compone CRAL – La proposta di acquistare tablet per il reparto di pediatria di Vimercate è stata accolta molto positivamente dall’assemblea del CRAL e le risorse raccolte hanno permesso di donare tre apparecchi. Vogliamo essere da esempio per altre aziende del territorio: a noi costa poco e si può fare molto del bene”.
I tre tablet sono stati consegnati direttamente nelle mani del primario del reparto, dott. Marco Sala, e alla presenza della coordinatrice degli infermieri Roberta Camagni. Il reparto di pediatria è sempre stato molto aperto, ma da un anno a questa parte il rischio contagio ha obbligato all’individuazione di percorsi “Covid” e “non-Covid” con l’impossibilità di accedere liberamente dall’esterno.
“Ne avevamo bisogno – ha confidato Sala, accogliendo i lavoratori alla soglia dell’ingresso del reparto situato al piano terra dell’Ospedale di Vimercate – abbiamo tanti adolescenti ricoverati: questi strumenti saranno utili per la didattica a distanza e per mantenere i collegamenti con l’esterno”. Il reparto, infatti, è ancora isolato per la paura che il Covid possa insinuarsi tra le corsie: “Non abbiamo avuto casi di infezione, fortunatamente: gli ingressi sono contingentati e la situazione sanitaria richiede ancora molta cautela”, ha spiegato il primario.
La pandemia ha inciso sulla salute psicofisica dei più giovani: “È stato un anno complicato per gli adolescenti – spiega Sala – in una età critica, le limitazioni legate all’emergenza sanitaria hanno fatto affiorare problematiche di tipo psichiatrico: nel nostro reparto abbiamo quadruplicato gli ingressi”.
“È una delle tante iniziative di solidarietà messe in campo dalle lavoratrici e dai lavoratori del nostro territorio – ha commentato Matteo Casiraghi della segreteria della Cgil di Monza e Brianza – a inizio pandemia donammo risorse economiche ad Ats in favore della medicina territoriale e più recentemente, con la categoria Spi Cgil, una stanza degli abbracci per gli ospiti delle RSA”.
“Ed è solo l’inizio”, promettono i lavoratori, decisi a continuare le attività benefiche.